Curiosità

dentista treviglio

Dentista a Treviglio | La salute orale non va in vacanza

Non solo scottature, congestioni, punture di insetti e meduse o strappi muscolari da sport improvvisati. Tra gli spiacevoli inconvenienti che possono rovinare le sospirate vacanze estive, ci sono anche i problemi legati alla salute orale. Un mal di denti inatteso, l’otturazione che salta, una corona provvisoria che si stacca, un dente che si scheggia non sono imprevisti così rari e possono pregiudicare i momenti di meritato relax, tenendo conto che ci si trova lontani da casa, magari all’estero.

In molti casi, però, prestare un po’ più di attenzione al benessere dentale anche d’estate e sottoporsi agli opportuni controlli può essere sufficiente per scongiurare spiacevoli sorprese. Ed ecco i consigli per preservare la bellezza e la salute del sorriso durante le ferie.

Quali accorgimenti mettere in pratica, dunque, prima di partire e nel corso della villeggiatura, qualora capitasse un’emergenza?

  1. Innanzitutto, è bene programmare per tempo una visita di controllo: non sempre gli studi odontoiatrici sono aperti tutta l’estate e potrebbe capitare un’urgenza quando il vostro dentista di fiducia è assente.
    Giocare d’anticipo è sempre l’arma migliore. Questo comportamento prudenziale è quanto mai indicato per quelle persone che hanno una dentatura delicata, sulla quale sono già state eseguite cure di una certa importanza; non bisogna tuttavia dimenticare che lesioni dentali ‘silenti’ sono frequenti anche in bocche sane: una visita specialistica, quindi, è comunque consigliata.
  2. Oltre al controllo, è opportuno sottoporsi a una seduta di igiene professionale se non la si effettua da tempo, in modo da eliminare la placca e il tartaro, cause di infiammazioni gengivali e infezioni parodontali.
  3. Se prevedete viaggi in aereo o immersioni subacquee, chiedete al dentista di verificare lo stato di salute delle vostre vecchie otturazioni: se queste fossero inefficaci o infiltrate, infatti, gli sbalzi di pressione potrebbero dare luogo a dolori molto fastidiosi. Se un’otturazione dovesse saltare, è necessario evitare bevande o cibi troppo freddi e mantenere il dente il più pulito possibile. Per diminuire il dolore provocato dal contatto con gli alimenti, si può porre nella cavità un piccolo batuffolo di cotone, che però dev’essere sempre pulito e cambiato di frequente.
  4. Se, subito prima della partenza, doveste sottoporvi a qualche piccolo intervento chirurgico in bocca (l’estrazione di un dente, l’inserimento di un impianto etc.), evitate di esporvi al sole intenso nei primi giorni dopo il trattamento e seguite scrupolosamente i consigli del vostro dentista, per minimizzare i disagi. L’eccessivo calore, infatti, determina vasodilatazione, aumentando il rischio di gonfiori.
  5. Qualora aveste delle corone fissate con un cemento provvisorio o vecchie protesi fisse, fatele controllare prima di mettervi in viaggio, in modo da ridurre il rischio di distacchi a vacanze iniziate. «Può essere utile tenere a portata di mano un kit di fissaggio, acquistabile in tutte le farmacie: in caso di distacco accidentale di una corona o di un ponte, provvisori o definitivi che siano, questi kit consentono di risolvere l’inconveniente con buona sicurezza, in attesa di potersi recare da un dentista. Prima, però, è necessario pulire bene i denti dai residui del vecchio cemento o di cibo e asciugare accuratamente con una garza, per ridurre al minimo l’umidità che diminuirebbe l’effetto adesivo del nuovo cemento.
  6. Se siete portatori di protesi mobilifatele controllare almeno due settimane prima di partire: a volte succede che vi siano inizi di fratture che passano inosservate ma, procedendo, possono causare la rottura completa della protesi. In caso vengano apportate modifiche (ad esempio ribasature) è facile che, nei primi giorni, sia necessario effettuare dei ritocchi. Anche chi ha un apparecchio ortodontico è bene si sottoponga a un controllo preventivo, così da minimizzare il rischio di distacco di brackets (attacchi) o bande durante le vacanze.
  7. Se avete protesi fisse o rimovibili ancorate ad impianti osseointegratiportate con voi il “passaporto” implantare coi codici dei vostri impianti: in caso di necessità (svitamenti, decementazioni etc.), sarà più facile per il dentista che si prenderà cura di voi identificare la componentistica implantare corretta, per risolvere il vostro problema.
  8. Fatevi consigliare dal dentista eventuali farmaci (antidolorifici, antibiotici etc.) che sarebbe utile inserire in valigia e da usare in caso di necessità.
  9. Qualora un mal di denti vi assalisse all’improvviso, potete ricorrere all’analgesico che vi è stato consigliato o che comunemente utilizzate per il mal di testa o il mal di schiena. Ricordate però che gli antinfiammatori vanno presi a stomaco pieno e senza esagerare con le quantità, perché i possibili effetti collaterali non sono rari e risentono dei dosaggi. Se il dolore proprio non si attenua, significa che serve con urgenza l’intervento di un odontoiatra.
  10. In presenza di un ascesso, per lenire il dolore si può applicare sulla guancia del ghiaccio o si può sorseggiare dell’acqua molto fredda. In questi casi, l’unico rimedio è una terapia antibiotica che contrasti l’infezione: in assenza di un dentista, è consigliabile contattare la Guardia Medica. Nell’attesa, si possono fare sciacqui con acqua e sale e procedere poi al lavaggio delicato dei denti, con spazzolino e dentifricio.
  11. Se, invece, si rompe un dente, non è opportuno ricorrere al ghiaccio e va evitato il contatto con cibi e bevande troppo fredde. Se duole, si può prendere un antinfiammatorio, chiedendo consiglio al farmacista. Al più presto, un dentista dovrà valutare se sia possibile riattaccare il pezzo saltato che, nel frattempo, va conservato nel latte o in una soluzione di acqua e sale.
  12. Se infine, in previsione del viaggio, vorrete un sorriso smagliante, quando il vostro odontoiatra avrà controllato lo stato di salute dei denti e delle gengive, potrete chiedere di effettuare uno sbiancamento, per donare alla bocca un aspetto ancora più curato.

Buone vacanze!

6 insospettabili alimenti che “puliscono” i denti (e 6 che li macchiano)

Quando parliamo di denti macchiati l’indiziato numero uno è per tutti il caffè. Ma ci sono degli alimenti insospettabili che invece hanno un ruolo fondamentale nella perdita del bel colorito bianco dei nostri denti. Quali sono? Mother Nature Network, il sito internet americano, ne ha individuati 6 ma la buona notizia è che ne ha indicati altrettanti che aiutano invece a preservarne il colore.

Quelli da evitare (per chi ama il sorriso smagliante):

I frutti di bosco

Se è vero che sono considerati potenti antiossidanti, i frutti di bosco non sono sempre un toccasana per i denti: sono ricchi di cromogeni e hanno un colore così forte che è dannoso sia se vengono mangiati interi che sotto forma di succo.

Il the

La bevanda più consumata sul pianeta è anche più potente del caffè nel macchiare i denti, specialmente quello nero che contiene una maggiore concentrazione du tannini,  composti vegetali che aggrediscono facilmente il colore dei denti.

Il vino rosso

Come il the, il vino rosso contiene tannini. Inoltre, il vino rosso è una bevanda acidica con molecole intensamente pigmentate chiamate cromogeni. L’acidità, tra l’altro, contribuisce a macchiare i denti perché l’acido rende più morbido e più rugoso lo smalto dei denti.

L’aceto balsamico

Il colore scuro di questo gustoso condimento per l’insalata può scolorire i denti se non è spazzolato subito dopo aver mangiato. Ma in questo caso c’è un rimedio facile: basta assicurarsi che l’insalata contiene anche la lattuga, che aiuterà a togliere l’aceto dai denti.

La soda

Come il vino rosso, la soda contengono un’elevata qauntità di cromogeni. E tutta la soda è acidica, il che significa che anche quella leggera può erodere smalti e macchie di denti.

Curry e salsa di pomodoro

I pigmenti contenuti nel curry, nalla salsa di pomodoro e in quella di soia possono ingiallire i denti.

Come dicevamo, però, esistono altrettanti cibi che invece possono aiutare ad avere una dentatura sempre impeccabile e soprattutto senza quelle antiestetiche macchie gialle. Quali sono?

Gli alimenti che puliscono (i denti)

Il latte e formaggi duri

Queste delizie del latte sono un beneficio per i denti sotto diversi aspetti: incoraggiano la produzione della saliva, che neutralizza l’acido in bocca, lava via le particelle di cibo sfuggite e aiuta a prevenire la macchiatura. Inoltre, il calcio e altri nutrienti proteggono lo smalto dall’erosione.

Le mele

Le mele contengono una sostanza chiamata acido malico: aumenta la produzione della saliva, mentre la texture croccante della frutta elimina le particelle di cibo residue che possono causare macchie sui denti.

L’ananas

L’ananas è un vero e proprio sbiancante naturale dei denti. Basta pensare che molti prodotti che sbiancano i denti contengono un ingrediente chiamato bromelain, che è un enzima che si trova naturalmente nell’ananas.

I broccoli

Come le mele, il broccolo è ricco di fibre e può pulire i denti mentre si mangia, ancor di più se mangiato crudo. Inoltre questa verdura ha un alta concentrazione di ferro che protegge lo smalto dei denti dal decadimento.

Il sedano

Il sedano è un’altra verdura croccante e fibrosa che pulisce i denti mentre si mangia. Inoltre, il sedano è particolarmente utile per mantenere le gengive sane. Anche le carote crude hanno gli stessi vantaggi. 

Le fragole

Come le mele, le fragole contengono acido malico e sono molto fibrose.

La flora batterica orale cambia negli anni

Con il passare del tempo, la composizione della flora batterica orale cambia: pertanto, se durante l’infanzia lo sviluppo della carie è dovuto principalmente a cause genetiche, più avanti negli anni dipende dalle abitudini alimentari e dall’igiene orale. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Cell Host & Microbe da un gruppo di ricerca statunitense-australiano coordinato da Karen E. Nelson, del J. Craig Venter Institute di La Jolla (Usa), che ha esaminato il ruolo che i geni e i batteri presenti nel cavo orale svolgono nella formazione delle carie. Per studiare l’interazione esistente tra fattori ambientali e tratti ereditari, gli scienziati hanno analizzato la flora batterica orale di 485 coppie di gemelli di età compresa tra 5 e 11 anni. “Abbiamo deciso di concentrarci sui bambini perché ipotizziamo due cose: che il microbioma orale cambi rapidamente con l’età, e che le coppie di gemelli composte da ragazzini possiedano lo stesso ambiente orale – precisa Karen E. Nelson -. Questo ci ha permesso di controllare meglio l’influenza degli ambienti comuni e di quelli unici”. Al termine dell’analisi, gli autori hanno osservato che i gemelli identici possedevano microbiomi orali più simili rispetto ai gemelli fraterni. Secondo gli esperti, questi risultati suggeriscono l’esistenza di fattori genetici capaci d’influenzare i batteri presenti nella bocca. Tuttavia, è emerso che i gruppi di microrganismi più legati all’ereditarietà non erano quelli che svolgono un ruolo nella formazione della carie. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che i ceppi ereditari dei batteri diminuiscono significativamente con il passare degli anni, mentre quelli legati all’“ambiente” (ossia alregime alimentare seguito e al tipo di igiene orale) aumentano. Gli autori hanno anche rilevato un collegamento tra determinate specie batteriche e il consumo di zucchero. Hanno osservato, in particolare, che i batteri associati a una minore presenza di carie erano meno diffusi all’interno delle bocche dei bambini che consumavano alimenti e bevande ricchi di zucchero. Al contrario, i batteri associati alla carie erano presenti in quantità elevate nel cavo orale dei bambini che consumavano molti zuccheri. “Questo lavoro – conclude la dottoressa Nelson – rivela la presenza di specifici gruppi di batteri che possono essere acquisiti attraverso l’ambiente e che hanno la capacità di provocare la carie”.

Mirtillo “amico” dei denti sani: aiuta a combattere placca e carie

Il mirtillo rosso sarebbe in grado di proteggere i denti e prevenire la formazione della carie. È quanto emerge dallo studio pubblicato su Caries Research dal team coordinato da Hyun (Michel) Koo, dentista e microbiologo della University of Rochester Medical Center (Usa), secondo cui il frutto sarebbe in grado di ridurre la formazione della placca e, di conseguenza, tutelare la salute dei denti.

La carie, spiega Koo, è infatti provocata dall’azione di alcuni batteri che, dopo aver prodotto la placca, vi si annidano dentro e, indisturbati, rilasciano una sostanza acida che corrode lo smalto. Tuttavia, nel corso della ricerca, condotta su un gruppo di topi, gli studiosi hanno scoperto che le proantocianidine di tipo A, contenute nei mirtilli rossi, sarebbero in grado di distruggere gli enzimi glucosiltransferasi, necessari ai batteri per realizzare i glucani – le molecole che compongono la placca.

Al termine dello studio è emerso che i mirtilli avevano ridotto la produzione di acido e di glucani fino al 70% e di carie fino al 45%, poiché i microrganismi, non essendo più in grado di nascondersi dentro la placca, sarebbero divenuti vulnerabili e meno pericolosi. “I principi contenuti nei mirtilli rossi non uccidono completamente i batteri – afferma Koo -, ma ne ostacolano le due attività più dannose: la produzione di acido e quella di glucano”.

studio dentista treviglio

Dentista a Treviglio | Osteoporosi identificata attraverso le impronte dentali

Alcuni dentisti della Manchester University stanno sperimentando una tecnologia chiamata Osteodent in grado di rilevare i soggetti a rischio di osteoporosi, mediante delle scansioni dentali da effettuarsi in maniera anticipata rispetto allo sviluppo della condizione.

L’osteoporosi, che colpisce più di tre milioni di britannici, è una malattia in cui si riduce la densità delle ossa, con conseguente indebolimento e induzione a una più frequente rottura. Fino ad ora, non vi è stato alcun modo di prevedere se una persona fosse a rischio di assottigliamento osseo e della malattia, con diagnosi compiute solo dopo una frattura ossea.

Tuttavia, uno studio britannico ha dimostrato che il deterioramento dell’osso mascellare – che viene regolarmente radiografato prima del trattamento dentale – può rivelare se il deterioramento delle ossa avviene in altre parti del corpo. La ricerca ha analizzato 5.000 radiografie dei pazienti di età compresa tra i 15 e i 94 anni. Nessun cambiamento nella densità ossea è stato osservato nelle donne fino all’età di 42 anni.

Confrontando i raggi X delle altre parti del corpo, si è rivelata la stessa perdita di densità ossea nelle mascelle al pari delle altre zone. Utilizzando i risultati dello studio, i dentisti hanno sviluppato un software in grado di valutare immediatamente il rischio individuale di osteoporosi, che a sua volta avvisa il paziente se ha bisogno di essere indirizzato verso uno specialista per ulteriori indagini.

I dentisti sono in una posizione unica e particolare, poiché vedono i pazienti regolarmente e periodicamente ed eseguono esami ai raggi X su di essi”, dice Hugh Devlin, professore di odontoiatria restaurativa alla Manchester University e co-autore della nuova tecnica. “Software come OSTEODENT potrebbero salvare delle vite e, con la diagnosi precoce e il trattamento, inclusa la terapia preventiva, e questo potrebbe salvare molti milioni spessi in ambito sanitario”.

Dentista a Treviglio

Dentista a Treviglio | Industria dentale Made in Italy

Industria dentale: il mercato mondiale premia i prodotti italiani, +15%

L’industria dentale si salva con l’export. Negli ultimi due anni, in cui la crisi ha colpito più pesantemente il nostro continente, il fatturato delle esportazioni ha infatti segnato un complessivo +15,2% (+7,4% nel 2010 e +7,8% nel 2011). Un mercato che per l’industria italiana in generale vale 422 milioni di euro, il 61,3% del fatturato totale. E  proprio grazie alle esportazioni l’industria italiana segna un +5% rispetto al fatturato dello scorso anno, toccando 688 milioni di euro contro i 654 del 2010 e i 615 del 2009. I dati, presentati oggi nel corso della conferenza stampa organizzata a Rimini durante il 55° Congresso degli Amici di Brugg, sono stati elaborati da Key-Stone, società specializzata in ricerche di mercato, e confermano una sofferenza del mercato italiano mentre l’incremento delle esportazioni certificano definitivamente l’apprezzamento dei prodotti realizzati dall’industria italiana.

 

Dal congresso è emerso che per quanto riguarda il mercato finale interno (quello riferito al valore degli acquisti effettuati da studi e laboratori) il fatturato totale segna un minimo incremento (+1%) rispetto a quello del 2010, raggiungendo i 1.188 milioni di euro (nel 2010 era di 1.177 e nel 2006 1.097). Nel 2011 rispetto al 2010 crollano le vendite di attrezzature da laboratorio (-7,3%), crescono leggermente quelle delle attrezzature per lo studio (+2,3%), la vendita di prodotti di consumo nei laboratori odontotecnici (+1,1%), e quelli dello studio odontoiatrico (+0,5%). Nessuna buona notizia per quanto riguarda l’anno in corso: secondo le proiezioni elaborate, infatti, il primo quadrimestre del 2012 segna un -3% complessivo. Per il sesto anno consecutivo UNIDI (Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane) analizza il mercato della produzione e distribuzione, che segnano sia un calo delle vendite sia delle attrezzature da laboratorio (-18,6%) che quelle da studio (-8%) nonostante lo sviluppo delle nuove tecnologie, cosi come la vendita di materiale da consumo sia dello studio che del laboratorio (-1,7%).

 

“Il progetto di analisi di settore intrapreso in questi anni da UNIDI in collaborazione con la  Key-Stone - spiegano il presidente UNIDI Mauro Matteuzzi e Roberto Rosso presidente Key-Stone - punta ad analizzare il mercato dal punto di vista del fatturato delle aziende che producono e distribuiscono i prodotti in Italia in modo da monitorarlo negli anni con dati confrontabili tra loro. Considerando che, mediamente, i prodotti italiani hanno un prezzo superiore rispetto a quelli di molti altri concorrenti (soprattutto provenienti dai paesi asiatici), il continuo incremento dell’export premia gli investimenti che l’industria italiana del settore dentale ha fatto in termini di ricerca e qualità di produzione ritagliandosi la fiducia dei professionisti dei 5 continenti che cercano nei prodotti e nelle attrezzature affidabilità, qualità e design. Ma non solo: il dato positivo premia la politica di UNIDI verso l’attivazione di una serie di servizi creati per favorire le aziende associate a incrementare la promozione dei loro prodotti all’estero”.

 

L’industria dentale si salva con l’export. Negli ultimi due anni, in cui la crisi ha colpito più pesantemente il nostro continente, il fatturato delle esportazioni ha infatti segnato un complessivo +15,2% (+7,4% nel 2010 e +7,8% nel 2011). Un mercato che per l’industria italiana in generale vale 422 milioni di euro, il 61,3% del fatturato totale. E  proprio grazie alle esportazioni l’industria italiana segna un +5% rispetto al fatturato dello scorso anno, toccando 688 milioni di euro contro i 654 del 2010 e i 615 del 2009. I dati, presentati oggi nel corso della conferenza stampa organizzata a Rimini durante il 55° Congresso degli Amici di Brugg, sono stati elaborati da Key-Stone, società specializzata in ricerche di mercato, e confermano una sofferenza del mercato italiano mentre l’incremento delle esportazioni certificano definitivamente l’apprezzamento dei prodotti realizzati dall’industria italiana.

 

dentisti a treviglio

I peggiori nemici dei tuoi denti | Dentisti a Treviglio

Il fumo è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di patologie del cavo orale come la parodontite, ossia l’infiammazione della gengiva e del parodonto che causa la mobilità dei denti e la loro caduta precoce. Ecco perché è il peggiore nemico dei tuoi denti.

Il fumo diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca, sostiene la proliferazione batterica, macchia lo smalto, aumenta il rischio di gengiviti e retrazione gengivale, crea fenomeni di alitosi e apnee notturne, e può indurre l’insorgenza di neoplasie del cavo orale con una probabilità sei volte superiore rispetto ai non fumatori. Ed ecco perché è il peggiore nemico della tua salute.

Secondo il Ministero della Salute, il fumo attivo rimane la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia; si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno, con oltre il 25% di questi decessi compreso tra i 35 e i 65 anni di età. Alla luce di questi dati e delle ragioni fin qui esposte, consigliamo ai fumatori di sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale ogni quattro mesi in modo da tenere la situazione sotto controllo e prevenire qualunque problema.

In più, un’attenta igiene orale quotidiana, la cessazione del fumo, la minore assunzione di zuccheri e alcol, un’alimentazione equilibrata ricca di frutta e verdura, sono stili di vita che è caldamente raccomandato fare propri.

dentisti a treviglio

Esiste una relazione tra gravidanza e carie? | Dentisti a Treviglio

Ricercatori statunitensi hanno scoperto che c’è relazione tra il numero delle gravidanze e i problemi di carie in gravidanza. “Le donne che hanno più figli sono associate con un minor numero di denti”, questo ha detto il Dott. Stefanie Russell, leader di un team di ricercatori della New York University College of Dentistry.

Ma, ha sottolineato che questo non era dovuto al costo delle cure dentarie. “La gente potrebbe pensare che questo accade perché la donna con bassi livelli economici e molti bambini non possa permettersi di andare dal dentista. Nella ricerca abbiamo trovato, che questo avviene a tutti i livelli economici “, ha detto il dottor Russell. Gli scienziati hanno esaminato i dati di 2.635 donne, di età compresa tra 18-64 anni e ordinati in tre gruppi in base al loro status socio-economico. I risultati di questi tre gruppi hanno rilevato che le mamme con più bambini avevano meno denti, indipendentemente dalla loro situazione socioeconomica.

Secondo gli esperti, la causa più probabile di questo fenomeno è un’infiammazione nella cavità orale. Durante la gravidanza, le risposte del tessuto orale ai batteri nella bocca di una donna cambia. Questo fa sì che la madre sia più suscettibile alle malattie gengivali che se non trattate possono causare gravi malattie e persino la perdita dei denti.

Dentista Treviglio | La tasca parodontale

La tasca parodontale è una delle principali  espressioni cliniche della parodontite e viene diagnosticata attraverso il sondaggio parodontale.

In condizioni normali il solco gengivale (solco tra dente e gengiva) è profondo fino a 3 millimetri.

Si parla di tasche parodontali quando questa misura aumenta e supera i 4-5 mm.

Le tasche parodontali  possono essere localizzate attorno a uno o pochi denti, oppure avere una distribuzione più generalizzata e possono interessare sia gli adulti che i giovani.

Placca Batterica e Tartaro. I batteri , che inducono la formazione della tasca parodontale (chiamati parodontopatogeni) sono presenti nella placca che aderisce al dente nelle sue parti superficiali (la corona) e a seguire più profonde (la radice). Quando i depositi batterici si induriscono, mineralizzandosi, si forma il tartaro. La riduzione della tasca passa attraverso l’eliminazione dei batteri parodontopatogeni  assicurandosi che nel tempo essi non ricolonizzino l’area trattata con successo.

Fumo. L’abitudine al fumo peggiora la gravità delle tasche parodontali.

Segni e sintomi. Ci sono dei sintomi che sono spesso correlati alla presenza di una tasca parodontale: (se viene notata una di queste condizioni è consigliabile rivolgersi al proprio dentista di fiducia o ad un parodontologo)

  • Sanguinamento della gengiva attorno al dente;
  • Pus che fuoriesce dalla gengiva
  • Mobilità del dente in assenza di un trauma particolare;
  • Spostamento di un dente senza che vi sia stato un trauma o apparenti altri motivi;
  • alito cattivo spesso causato dai batteri parodontopatogeni.

 

L’intervento dell’Odontoiatra

Quando si pensa di avere una o più tasche parodontali la cosa migliore da fare è parlarne con il parodontologo che potrà verificarne l’eventuale presenza attraverso il sondaggio parodontale ed approfondire la diagnosi con l’esecuzione di radiografie ed esami strumentali specifici. In base alla diagnosi di parodontite e all’inquadramento complessivo dello stato di salute della bocca il professionista indicherà il corretto percorso terapeutico da eseguire per eliminare i batteri che colonizzano le tasche parodontali.

 

Consigli pratici

  • Verifica che il tuo odontoiatra esegua il sondaggio parodontale quando controlla lo stato di salute del tuo cavo orale, dei tuoi denti e dei tessuti di sostegno del dente
  • Se pensi di avere una tasca parodontale vai da un parodontologo e scopri se hai la parodontite: riceverai la terapia ed i corretti consigli comportamentali per curare la malattia.

Lavare i denti 3 volte al giorno fa bene al cuore | Dentista a Treviglio

Lavare i denti 3 volte al giorno non fa bene solo all’igiene orale, ma allungherebbe anche la vita delle persone riducendo il rischio infarto. Lo afferma una recente ricerca. Secondo una interessante ricerca da poco pubblicata, lavarsi i denti tre volte al giorno ridurrebbe del 10% i rischi di una insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale. Ciò avverrebbe perché una costante igiene orale ridurrebbe l’ingresso nel sangue della colonia di batteri che vivono sui nostri denti e sulle gengive.

La ricerca arriva dalla Corea del Sud, dove gli scienziati avrebbero studiato la correlazione tra l’igiene orale e i problemi cardiaci di 161mila persone di età compresa tra i 40 e i 79 anni, che si erano sottoposte ad analisi specialistiche tra il 2003 e il 2004: a distanza di 10 anni i pazienti sono stati controllati ancora una volta e il 5% ha sviluppato problemi cardiaci e il 3% un problema di fibrillazione atriale. Il 12% del campione ha mostrato un minor rischio di infarto e il 10% un ridotto rischio di fibrillazione atriale, in questi due casi la correlazione con la pulizia dei denti 3 volte al giorno sarebbe stata accertata.

La ricerca precisa anche che la riduzione dei rischi è indipendente dal sesso del paziente, dall’estrazione sociale e dall’età dell’individuo. Ma è un dato indipendente anche dall’attività sportiva, dall’uso di alcolici e dal peso.

 

Fonte: www.sputniknews.com

Treviglio BG

Viale Battisti Cesare, 45

Chiama o Whatsapp

0363 40128

Lunedì - Venerdì

9:00 - 12:30 | 15.00 - 20.00

Per appuntamenti

bg.odonto@alice.it