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Fluoro ai bambini: si o no?

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, l’unico fluoro utile per la salute dei bambini è quello contenuto nel dentifricio, nonostante molti consiglino ancora la fluoroprofilassi per i bambini.
L’integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa in quanto causa di fluorosi dentale (scolorimento intrinseco dello smalto dei denti) perché, se assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso.

L’ impiego del fluoro invece, attraverso spazzolino e dentifricio, fa si che questo si leghi allo smalto dei denti e li protegga dalle carie senza creare danni. Molto più importante e utile per la prevenzione è invece insegnare ai bambini, fin dai primi anni di vita, a prendersi cura della propria salute orale e seguire un’alimentazione sana e bilanciata.

Già in gravidanza si può fare prevenzione attraverso l’alimentazione; nei cibi, quelli buoni, quelli più vicini a come la Natura li offre, non manipolati dall’industria alimentare, c’è tutto quello di cui l’uomo ha bisogno. Una buona alimentazione, la vita all’aperto, la luce del sole, l’attività fisica, il giusto riposo e la serenità mentale sono tutti fattori che concorrono al benessere del corpo e quindi anche dei denti. Una corretta, ma non ossessiva igiene dentale fa il resto!

dentista treviglio

Si può usare la carta Reddito di Cittadinanza per pagare il dentista?

Si può pagare con la carta del reddito di cittadinanza una visita medica presso uno studio medico privato?

Ad oggi, le uniche spese espressamente vietate per chi percepisce il sussidio sono quelle legate al gioco d’azzardo. Per il resto si attendono linee guida sull’utilizzo della carta ma, ad oggi, non ci sono grossi limiti. La formulazione originaria della misura prevedeva di destinare l’importo solo a beni alimentari e farmaci.

Intanto i primi richiedenti hanno già ritirato la carta del RdC presso gli uffici postali e hanno iniziato a spendere l’importo accreditato. In che modo?

Stando alle prime proiezioni rese note sulla base dei dati Inps, la prima voce di spesa è legata alla casa (in particolare il pagamento dell’affitto); segue l’acquisto di occhiali da vista. Al terzo posto tra i modi in cui gli italiani hanno speso il reddito di cittadinanza nella prima mensilità ci sono proprio le spese per il dentista. Non solo quindi, rispondendo al quesito riportato in alto, confermiamo che è possibile pagare con la carta del reddito di cittadinanza presso studi medici privati ma, stando ai dati del primo mese, quella del dentista sembra essere una delle voci di spesa più impellenti per le famiglie in difficoltà economica. La carta del reddito di cittadinanza viene usata come un comune bancomat (il limite massimo di prelievo in contanti è di 100 euro al mese).

Chiariamo, inoltre, che non sono previsti oneri o obblighi particolari da parte dell’esercente o del professionista che incassa i soldi attraverso la RdC Card, salvo quelli legati all’utilizzo del Pos.

 

Fonte: www.investireoggi.it

L’utilizzo del laser dal dentista

In ambito dentistico, la laserterapia può essere utilizzata per:

  • endodonzia;
  • parodontologia;
  • chirurgia.

Tra le terapie endodontiche, una delle più note è la devitalizzazione, ovvero l’asportazione della polpa dentale eccessivamente danneggiata e compromessa da una carie profonda.

Con la laser terapia si ottengono ottimi risultati in ambito endodontico: la devitalizzazione viene effettuata in tempi brevi e in maniera del tutto indolore, evitando la contaminazione batterica e sterilizzando i canali in modo adeguato, così da diminuire anche la comparsa di complicazioni quali lesioni apicali e granulomi.

La parodontologia si occupa delle affezioni del tessuto parodontale e, in particolare, di gengiviti e piorrea. Il laser, grazie alla sua azione battericida, è particolarmente adatto nel trattamento delle malattie che interessano le tasche gengivali, garantendo allo stesso tempo una decontaminazione batterica e una rapida guarigione dei tessuti parodontali. In particolare, la laserterapia in parodontologia viene applicata alla detartrasi e alla pulizia sottogengivale, per un’igiene profonda e accurata.

Il laser è un valido alleato in ambito chirurgico; oggi viene utilizzato al posto del bisturi e ha diversi vantaggi: è molto più preciso ed efficace, meno invasivo e doloroso e, grazie alla sua azione coagulante, permette di diminuire i punti di sutura e accelerare il processo di cicatrizzazione.

Attualmente, gli studi dentistici più moderni e all’avanguardia preferiscono l’impiego del laser nelle terapie e negli interventi odontoiatrici, al fine di assicurare ai loro pazienti la massima sicurezza, rapidità e qualità.

gengive-rosse

Gengive rosse?

Questa mattina ti sei guardato/a allo specchio e hai notato del rossore sulle tue gengive? Le gengive arrossate sono indice di un’infiammazione a carico delle gengive stesse e sono solitamente 2 le cause principali alla base di questo arrossamento: la gengivite e la parodontite. La gengivite è un’infiammazione delle gengive in genere da imputare alla formazione di placca sottogengivale ricca di batteri. La parodontite è l’infiammazione del complesso dei tessuti di sostegno del dente (gengive, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare) che hanno lo scopo di mantenere il dente ancorato alle ossa mascellari. Al pari della gengivite è causata dalla presenza di placca batterica sottogengivale, ma a differenza di questa è caratterizzata da infezioni più gravi e profonde che portano, anche se trattate al meglio, a danno osseo permanente. L’arrossamento delle gengive può essere accompagnato da ipersensibilità al caldo, al freddo, ai cibi acidi, da gonfiore e tendenza al sanguinamento.

Anche se i sintomi possono essere molto lievi e non provocare fastidi, in caso di gengive arrossate è consigliato chiedere un consulto al proprio medico, che saprà consigliare sul da farsi. Se in questo momento hai le gengive infiammate e desideri un consiglio passa a trovarci a Treviglio da Studio Bergamaschi Gilardoni.

Eva Carrese: un nuovo membro nel nostro Team!

Lo studio dentistico Bergamaschi e Gilardoni a Treviglio (Bergamo), con esperienza ventennale nel campo odontoiatrico, è rinomato per la presenza di uno staff professionale, preparato e in costante aggiornamento. 

La nuova entrata nel team è la Dottoressa Eva Carrese, laureata in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi di Milano. La Dottoressa, libera professionista, ha preso parte a diversi corsi e concorsi di ambito nazionale e internazionale, per approfondire sempre di più le conoscenze nell’ambito dell’igiene dentale. 

La figura dell’igienista dentale affianca la figura del dentista per aiutare il paziente a mantenere i denti nella migliore condizione. Tale professionista si occupa della prevenzione delle patologie oro-dentali e promuove la salute orale dei pazienti al fine di migliorarne anche la salute sistemica, nonché l’estetica e l’autostima. 

Uno dei compiti principali dell’igienista dentale è quello di effettuare la pulizia dentale, necessaria per togliere tracce di depositi di consistenza dura ed effettuare l’ablazione del tartaro. 

Ma l’igienista dentale non si occupa solo di questo. Una delle sue missioni consiste anche nella rimineralizzazione e nel rinforzo dello smalto dentale. 

Ai fini della tutela della salute dentale, l’igienista dona anche preziosi consigli al paziente riguardo una corretta alimentazione e istruisce sulle varie metodiche di igiene orale. 

La frequenza raccomandata per le regolari sedute di igiene orale professionale è di due volte l’anno. È stato osservato che 6 mesi sono normalmente il tempo ideale per intercettare preventivamente delle problematiche che potrebbero incorrere a livello dei denti e delle gengive.

CBCT by Planmeca: siamo sempre in evoluzione.

Lo studio dentistico Bergamaschi e Gilardoni a Treviglio (Bergamo) riserva sempre un’elevata importanza e attenzione alla scelta delle dotazioni tecniche. 

Oggi vogliamo mostrarvi le funzionalità della CBCT di Planmeca.  

La CBCT è una moderna metodologia diagnostica che consente di riprodurre sezioni (tomografia) e/o di generare un’immagine tridimensionale del cranio (o di alcune sue aree) per mezzo di radiazioni acquisite da un sensore digitale ed elaborate da un computer. La CBCT è definita come una particolare apparecchiatura CT (Computer Tomography) che consente l’acquisizione di tutto il volume da indagare con un’unica rotazione congiunta a 360° del complesso tubo radiogeno/detettori.

Si acquisiscono così una elevata quantità di dati da cui si ricavano informazioni bidimensionali successivamente analizzate e ricostruite tramite opportuni software. Da ciò si ottengono immagini tridimensionali e facili ricostruzioni multiplanari su vari piani di osservazione, almeno nei 3 principali dello spazio, consentendo l’eliminazione dei problemi da sovrapposizione di strutture anatomiche diverse.

Planmeca è un produttore finlandese di apparecchiature odontoiatriche ad alta tecnologia. Pioniere nello sviluppo e commercializzazione di procedure dentali digitali che consentono una gestione delle informazioni efficiente ed ergonomica, è da cinquant’anni al fianco dei dentisti di tutto il mondo. 

Scanner intraorale by Carestream: digitalizziamo la tua bocca.

Lo studio dentistico Bergamaschi e Gilardoni a Treviglio (Bergamo) è da sempre una sicurezza riguardo le migliori dotazioni tecniche in ambito odontoiatrico. 

Tra i tanti strumenti digitali che interessano l’odontoiatria, lo scanner intraorale è senza dubbio quello che più è in grado di caratterizzare in maniera moderna lo studio odontoiatrico. Lo scanner intraorale è uno strumento con un sistema di misurazione tridimensionale utilizzato per raccogliere informazioni su forma e dimensioni delle arcate dentarie attraverso l’emissione di un fascio luminoso (raggio laser) sulla superficie dei denti. 

Le telecamere ad alta risoluzione raccolgono le informazioni che vengono processate da un software che riproduce il modello 3D virtuale delle arcate dentali e dei tessuti molli del paziente, digitalizzando completamente l’anatomia della bocca. Dal modello 3D generato dallo scanner dentale, è possibile eseguire una serie di pianificazioni chirurgiche, protesiche o ortodontiche sulla base delle quali si realizzano i dispositivi necessari.

Ma quali sono i vantaggi per il paziente? Una tecnologia all’avanguardia come quella dello scanner migliora il comfort del paziente e la velocità del trattamento. Lo scanner garantisce minore invasività rispetto al calco tradizionale; riduzione dei tempi, visto il mancato ricorso alla doppia impronta; e maggiore precisione dell’impronta stessa. 

Nel 2018 si è poi dato il via a un’indagine condotta da Nedelcu at al. per delineare una volta per tutte cosa sia meglio tra lo scanner intraorale e l’impronta con materiali tradizionali. A termine dell’indagine, tutti gli scanner hanno evidenziato livelli comparabili di accuratezza complessiva. Ma lo scanner di Carestream (in dotazione nel nostro studio dentistico) ha mostrato di eccellere sugli altri prodotti per quanto riguarda l’accuratezza della linea di fine preparazione, mostrando quindi risultati eccellenti e comparabili in tutto e per tutto rispetto al polietere.

dentista economico a treviglio

Rinunciare alla cure dentali durante il Covid-19? Assolutamente no.

Ecco perché non dovresti rinunciare alle cure dentali ai tempi del Coronavirus.

Il monito dell’European Federation of Periodontology: la poca cura della salute di denti e gengive potrebbe favorire lo sviluppo di patologie correlate anche di grave entità. 

Rinunciare alle cure dentali per prevenire possibili infezioni da Covid-19 può in realtà esporre a maggiori rischi per quanto riguarda lo sviluppo di patologie correlate a una scarsa salute del cavo orale come: il diabete, le patologie cardiovascolari, la demenza e altre gravi malattie. A lanciare il monito è la EFP – European Federation of Periodontology che, come molte altre associazioni dentali nazionali e internazionali, ha pubblicato precise raccomandazioni sulle corrette norme da adottare nello studio odontoiatrico per operare in completa sicurezza anche in tempi di pandemia da Covid-19.

«Dentisti e parodontologi da sempre utilizzano protocolli di protezione efficaci per garantire la sicurezza dei loro pazienti da qualsiasi infezione. Anche nei primi periodi dell’esplosione della pandemia il numero di dentisti colpiti da Covid-19 è risultato significativamente basso rispetto all’incidenza sulla popolazione in generale», sottolinea il professor Filippo Graziani, past president EFP. Lo studio odontoiatrico si rileva d’altronde un luogo sicuro perché, come precisano WHO-World Health Organization e CDC - Center for Disease, Control, non sono stati, al momento, confermati casi di infezione da Covid-19 a seguito di visite odontoiatriche.

Pazienti con parodontite dovrebbero mettere in atto tutte quelle azioni di prevenzione e di trattamento della patologia gengivale al fine di non aggravare il rischio di complicanze cardiovascolari.

sbiancamento dentale

Da cosa dipende la gradazione di colore dei denti?

La gradazione di colore dei denti è differente per ogni persona perché è determinata geneticamente. Questa può tendere maggiormente al bianco, al giallo oppure al grigio. Il colore, poi, può subire leggere variazioni in base alla presenza di placca e tartaro e di macchie dovute a nostre cattive abitudini, agli alimenti, a malattie o a medicinali assunti. Sui denti possono comparire essenzialmente tre tipi di macchie:

  • le macchie esterne, dovute alla penetrazione nella struttura dello smalto di pigmenti provenienti dai cibi o bevande. Tra le sostanze che causano questo effetto, il caffè, il tè scuro, il vino rosso, la nicotina e altre sostanze contenute nel fumo di tabacco hanno la capacità di colorare le superfici dentali e con il tempo scuriscono visibilmente i denti. Anche l’utilizzo prolungato di collutori contenenti clorexidina può scurire lo smalto.
  • Le modificazioni del colore possono essere dovute anche a macchie interne alla struttura del dente, dovute ad esempio ad anomalie nella mineralizzazione dello smalto, a un’assunzione eccessiva di fluoro durante l’infanzia, oppure all’uso di particolari farmaci durante la formazione dei denti permanenti.
  • Infine, anche il naturale processo di invecchiamento scurisce il colore dei denti: con il passare del tempo, infatti, la dentina, ossia il tessuto osseo che si trova all’interno dello strato di smalto, si ispessisce e tende ad ingiallire.

Sbiancamento professionale

Gli studi odontoiatrici oggi dispongono di materiali in grado di schiarire il colore dello smalto agendo in profondità, e ottenendo così risultati positivi sia sulle macchie estrinseche sia su quelle intrinseche. Si tratta di prodotti a base di perossido d’idrogeno o perossido di carbamide che penetrano nel tessuto duro del dente e agiscono direttamente sulle molecole del pigmento che ne ha scurito il colore. Lo sbiancamento in studio è un procedimento che si effettua in una sola seduta di un’ora circa: l’azione del gel applicato viene velocizzata dall’esposizione della dentatura alla luce di speciali lampade al plasma, laser o alogene.

Sbiancamento fai da te

Per schiarire il colore dei denti si possono usare i dentifrici sbiancanti reperibili in farmacia ed anche al supermercato: ovviamente l'effetto non sarà uguale a quello di uno sbiancamento professionale, ma questi prodotti contengono sostanze abrasive che per sfregamento, interponendosi tra la superficie del dente e le setole dello spazzolino, possono attenuare il colore delle macchie estrinseche, ma non di quelle intrinseche perché non hanno modo di agire all’interno della struttura del dente.

Controindicazioni

Gli interventi sbiancanti con sostanze abrasive non dovrebbero essere realizzati con spazzolini con setole troppo dure: per non erodere lo smalto, infatti, è bene non esercitare un’azione troppo energica e ricordarsi che spazzolare per due minuti è un tempo sufficiente per la pulizia dei denti.

Dentista a Treviglio | Giornata Nazionale della Parodontite

Gengive che sanguinano, si arrossano e fanno male sono un problema per 20 milioni di italiani, circa uno su 3. Ma per 8 milioni il disturbo diventa un’infiammazione cronica ed estesa che può portare fino alla perdita dei denti.
Sapere come comportarsi per prevenirla è da oggi possibile grazie a un numero verde ad hoc. Il servizio verrà lanciato l’1 Ottobre 2019, in occasione della prima Giornata Nazionale della Parodontite, istituita dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP).

La parodontite, soprattutto nelle forme più gravi, ha ripercussioni sulla salute generale perché porta all’immissione in circolo di batteri patogeni e a un incremento generalizzato dell’infiammazione nell’organismo. Tuttavia, spiega Mario Aimetti, presidente SIdP, “due italiani su tre non conoscono la parodontite e le sue conseguenze, non sanno per esempio che triplica il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, che soffrire di forme gravi di parodontite in età avanzata raddoppia il rischio di fragilità senile e che può portare a complicazioni in gravidanza. Prevenirla però e possibile. La parodontite, infatti, parte sempre una gengivite, un’infiammazione superficiale e reversibile che provoca sanguinamento gengivale quando ci si lavano i denti. Nella maggioranza dei casi i pazienti non ci fanno caso o aspettano che passi, così spesso il disturbo resta e può aggravarsi. “Il sanguinamento gengivale è un importante campanello d’allarme, che suggerisce di andare dal dentista. Per la diagnosi – sottolinea Luca Landi, presidente eletto SIdP – bastano una visita con la sonda parodontale e una radiografia”. Farla per tempo permette di scongiurare la perdita dei denti e “non necessita di procedure sofisticate e costose: sedute di igiene professionale associate a una scrupolosa igiene orale sono sufficienti per risolvere il problema”. Il numero verde 800 144979, realizzato grazie al contributo incondizionato di GSK Consumer Healthcare, sarà attivo dal 1 ottobre per tutto l’anno.

Chiamandolo, i cittadini potranno chiarire dubbi e fare domande a un professionista SIdP. Trovare l’esperto più vicino a cui rivolgersi per una visita sarà possibile anche dal portale www.gengive.org, mentre l’App gratuita GengiveINForma permetterà, attraverso 5 semplici domande, di calcolare il rischio di ammalarsi.

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