In base a diversi studi effettuati da ricercatori di tutto il mondo è sempre più evidente il legame tra salute dei denti e salute del cuore
Le malattie dentali non sono solo un problema per la salute del cavo orale ma possono influire negativamente sul resto dell’organismo; da anni è ormai sempre più chiaro che esiste una correlazione tra le infiammazioni a carico dei denti e la salute del cuore. I principali responsabili di questo legame sono i batteri contenuti nella placca che causano la parodontite, conosciuta più comunemente come piorrea e che rappresentano un fattore di rischio per l’endocardite, ossia l’infiammazione dei tessuti che rivestono le cavità interne del cuore.
Secondo il Dott. Carlo Setta, medico dentista attivo a Roma e Pescara, il nesso tra le infiammazioni dentali causate dai batteri della placca e i rischi per il cuore è tutt’altro che labile e, in questo contesto, un’accurata e approfondita igiene orale deve essere la prima e più importante regola da osservare, soprattutto per chi ha sviluppato patologie dentali gravi come la parodontite. A supporto di questa tesi ci illustra uno degli studi più interessanti sul tema, quello effettuato dall’Università di Örebro in Svezia che porta la firma del Professor Torbjörn Bengtsson.
GLI STUDI SUL LEGAME DENTI-CUORE
In base ai risultati della ricerca svedese è stato confermato ancora una volta che esiste un legame tra salute dei denti e salute del cuore. In particolare la causa che aumenterebbe le probabilità di un problema cardiaco è rappresentata da un batterio, il “Porphyromonas gingivalis”principale responsabile dell’insorgere della parodontite; tale batterio è stato trovato anche nelle placche di pazienti colpiti da attacco cardiaco, seguendo questa relazione i ricercatori hanno ipotizzato la correlazione tra il batterio e la formazione di aterosclerosi coronarica e aortica.
GLI ESPERIMENTI
A supportare le intuizioni del team troviamo i risultati dell’iniezione in laboratorio del batterio P. Gingivalis in cellule aortiche coltivate, che, in condizioni normali, producono bassi livelli di angiopoietina-2; dopo l’innesto del batterio si è documentato un aumento sensibile di tale fattore di crescita vascolare, segno di un aumento dell’infiammazione sistemica, che influisce sul processo di aterosclerosi.
Stando a questi risultati, uniti a quelli di altre ricerche effettuate in tutto il mondo, è evidente di come esista un legame tra salute dentale e salute del cuore. In questa ottica, nei prossimi anni sarà necessario approfondire questo legame per riuscire ad individuare e a collocare la presenza di marcatori biologici utili a eventuali diagnosi e trattamenti sia delle patologie legate al cavo orale che a quelle coronariche.
PREVENIRE LE INFEZIONI
La salute del nostro cuore, quindi, è legata a quella dei nostri denti pertanto la pulizia e le corrette norme di igiene orale devono diventare un’abitudine quotidiana ed essere rispettate il più possibile per prevenire problemi dentali e, di conseguenza, possibili infiammazioni batteriche che si estendono al resto dell’organismo. I consigli da seguire sono semplici e alla portata di tutti: osservare una dieta povera di zuccheri, evitare di fumare in quanto il fumo, riscaldando la bocca, aumenta le possibilità di proliferazione batterica, lavare e spazzolare accuratamente i denti per un tempo non inferiore ai due minuti, utilizzare con cura il filo interdentale per rimuovere residui di cibo che possono insediarsi nelle cavità non raggiunte dallo spazzolino.
I SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE
Nonostante la pulizia e l’accurata igiene orale, il rischio di infiammazioni gengivali e patologie dentali non può essere azzerato, per cui è sempre consigliabile monitorare il proprio stato di salute dentale e rivolgersi a un dentista alla presenza di alcuni sintomi che, se non trattati tempestivamente, possono portare a conseguenze anche gravi. Tra i sintomi a cui prestare maggiore attenzione troviamo il sanguinamento delle gengive, il dolore diffuso e generalizzato dei denti, la presenza di ascessi e neo-formazioni che possono essere causati da infezioni batteriche e che vanno trattati con tempestività da un professionista.
Fonte: www.varesenews.it