Un gruppo di ricercatori ha analizzato con dettagli senza precedenti lo smalto dei denti degli esseri umani ed ha scoperto perché è così duro e perché può durare una vita. I denti, a differenza di qualsiasi altra parte del corpo, non vengono riparati naturalmente e lo smalto che lo compone è considerato come il tessuto più forte del corpo umano, più delle ossa, potendo durare tutta una vita.
E deve essere così: come afferma Pupa Gilbert, professoressa di fisica dell’Università del Wisconsin-Madison ed una delle autrici dello studio pubblicato su Nature Communications, mastichiamo centinaia di volte al giorno producendo pressioni enormi, una condizione che per qualsiasi altra parte del corpo o per qualsiasi osso risulterebbe sicuramente deleteria.
Utilizzando tecniche di immagine avanzate, i ricercatori hanno ottenuto un quadro più chiaro dell’organizzazione strutturale dello smalto dentale scoprendo che i cristalli che lo compongono non sono allineati in maniera perfetta come pensato precedentemente.
Lo smalto dentale è costituito da tantissime piccole asticelle, di una lunghezza misurabile in micron, fatte da cristalli lunghi e sottili di idrossiapatite. Questi cristalli sono “disorientati” e proprio questa particolare struttura limita al minimo le eventuali crepe, anche su scala nanometrica. È proprio questa struttura che fa durare i denti tutta la vita (o quasi).
I ricercatori hanno utilizzato una particolare tecnica di imaging denominata mappatura del contrasto di imaging dipendente dalla polarizzazione (PIC) grazie alla quale hanno potuto visualizzare i singoli nanocristalli osservandone milioni contemporaneamente e dunque valutando l’intera architettura dello smalto.