clinica odontoiatrica

Lavare i denti 3 volte al giorno fa bene al cuore

Lavare i denti 3 volte al giorno non fa bene solo all’igiene orale, ma allungherebbe anche la vita delle persone riducendo il rischio infarto. Lo afferma una recente ricerca. Secondo una interessante ricerca da poco pubblicata, lavarsi i denti tre volte al giorno ridurrebbe del 10% i rischi di una insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale. Ciò avverrebbe perché una costante igiene orale ridurrebbe l’ingresso nel sangue della colonia di batteri che vivono sui nostri denti e sulle gengive.

La ricerca arriva dalla Corea del Sud, dove gli scienziati avrebbero studiato la correlazione tra l’igiene orale e i problemi cardiaci di 161mila persone di età compresa tra i 40 e i 79 anni, che si erano sottoposte ad analisi specialistiche tra il 2003 e il 2004: a distanza di 10 anni i pazienti sono stati controllati ancora una volta e il 5% ha sviluppato problemi cardiaci e il 3% un problema di fibrillazione atriale. Il 12% del campione ha mostrato un minor rischio di infarto e il 10% un ridotto rischio di fibrillazione atriale, in questi due casi la correlazione con la pulizia dei denti 3 volte al giorno sarebbe stata accertata.

La ricerca precisa anche che la riduzione dei rischi è indipendente dal sesso del paziente, dall’estrazione sociale e dall’età dell’individuo. Ma è un dato indipendente anche dall’attività sportiva, dall’uso di alcolici e dal peso.

 

Fonte: www.sputniknews.com

Fluoro ai bambini: si o no?

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, l’unico fluoro utile per la salute dei bambini è quello contenuto nel dentifricio, nonostante molti consiglino ancora la fluoroprofilassi per i bambini.
L’integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa in quanto causa di fluorosi dentale (scolorimento intrinseco dello smalto dei denti) perché, se assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso.

L’ impiego del fluoro invece, attraverso spazzolino e dentifricio, fa si che questo si leghi allo smalto dei denti e li protegga dalle carie senza creare danni. Molto più importante e utile per la prevenzione è invece insegnare ai bambini, fin dai primi anni di vita, a prendersi cura della propria salute orale e seguire un’alimentazione sana e bilanciata.

Già in gravidanza si può fare prevenzione attraverso l’alimentazione; nei cibi, quelli buoni, quelli più vicini a come la Natura li offre, non manipolati dall’industria alimentare, c’è tutto quello di cui l’uomo ha bisogno. Una buona alimentazione, la vita all’aperto, la luce del sole, l’attività fisica, il giusto riposo e la serenità mentale sono tutti fattori che concorrono al benessere del corpo e quindi anche dei denti. Una corretta, ma non ossessiva igiene dentale fa il resto!

I denti degli atleti a rischio per gli energy drink e le barrette | Dentista a Treviglio

Sono attenti all’igiene, mangiano in modo sano ma per gli atleti professionisti la salute orale è a rischio. Carie non trattate e segni di infiammazioni gengivali sono molto diffusi e la colpa potrebbe risiedere negli energy drink, i gel e le barrette energetiche che consumano. Lo rileva una ricerca dello Ucl Eastman Dental Institute, pubblicata sul British Dental Journal. Il team di ricerca ha esaminato le abitudini di 352 atleti olimpici e professionisti in 11 sport, tra cui ciclismo, nuoto, rugby, calcio, canottaggio, hockey, vela e atletica leggera, quando si sono sottoposti a controlli dentali. Come è emerso da un documento diffuso già del 2018, è stato rilevato che quasi la metà (49,1%) avevano una carie non trattata, la grande maggioranza ha mostrato segni precoci di infiammazione delle gengive e quasi un terzo (32%) ha riferito che la salute orale ha avuto un impatto negativo sulle prestazioni sportive. Gli atleti avevano una cattiva salute orale nonostante gli sforzi per prendersi cura dei denti: il nuovo studio ha infatti scoperto che il 94% ha riferito di lavare i denti almeno due volte al giorno e il 44% una pulizia regolare anche con filo interdentale. I ricercatori hanno però scoperto anche che gli atleti utilizzano regolarmente bevande sportive (87%), barrette energetiche (59%) e gel energetici (70%). “Gli atleti per la maggior parte – spiega Julie Gallagher, una delle ricercatrici – hanno già buone abitudini legate alla salute orale, in quanto lavano i denti due volte al giorno, fanno visite dal dentista con regolarità, non fumano e seguono una dieta generalmente sana. Tuttavia, utilizzano bevande sportive, gel energetici e barrette frequentemente durante l’allenamento e la competizione e lo zucchero in questi prodotti aumenta il rischio di carie e l’acidità aumenta il rischio di erosione dello smalto”.

 

Fonte: www.ansa.it

Dentista a Treviglio | Giornata Nazionale della Parodontite

Gengive che sanguinano, si arrossano e fanno male sono un problema per 20 milioni di italiani, circa uno su 3. Ma per 8 milioni il disturbo diventa un’infiammazione cronica ed estesa che può portare fino alla perdita dei denti.
Sapere come comportarsi per prevenirla è da oggi possibile grazie a un numero verde ad hoc. Il servizio verrà lanciato l’1 Ottobre 2019, in occasione della prima Giornata Nazionale della Parodontite, istituita dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP).

La parodontite, soprattutto nelle forme più gravi, ha ripercussioni sulla salute generale perché porta all’immissione in circolo di batteri patogeni e a un incremento generalizzato dell’infiammazione nell’organismo. Tuttavia, spiega Mario Aimetti, presidente SIdP, “due italiani su tre non conoscono la parodontite e le sue conseguenze, non sanno per esempio che triplica il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, che soffrire di forme gravi di parodontite in età avanzata raddoppia il rischio di fragilità senile e che può portare a complicazioni in gravidanza. Prevenirla però e possibile. La parodontite, infatti, parte sempre una gengivite, un’infiammazione superficiale e reversibile che provoca sanguinamento gengivale quando ci si lavano i denti. Nella maggioranza dei casi i pazienti non ci fanno caso o aspettano che passi, così spesso il disturbo resta e può aggravarsi. “Il sanguinamento gengivale è un importante campanello d’allarme, che suggerisce di andare dal dentista. Per la diagnosi – sottolinea Luca Landi, presidente eletto SIdP – bastano una visita con la sonda parodontale e una radiografia”. Farla per tempo permette di scongiurare la perdita dei denti e “non necessita di procedure sofisticate e costose: sedute di igiene professionale associate a una scrupolosa igiene orale sono sufficienti per risolvere il problema”. Il numero verde 800 144979, realizzato grazie al contributo incondizionato di GSK Consumer Healthcare, sarà attivo dal 1 ottobre per tutto l’anno.

Chiamandolo, i cittadini potranno chiarire dubbi e fare domande a un professionista SIdP. Trovare l’esperto più vicino a cui rivolgersi per una visita sarà possibile anche dal portale www.gengive.org, mentre l’App gratuita GengiveINForma permetterà, attraverso 5 semplici domande, di calcolare il rischio di ammalarsi.

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