Salute & Benessere

prima visita dal dentista

L’importanza delle visite odontoiatriche regolari

Perché le visite odontoiatriche regolari sono importanti:

  • Prevenzione di carie e malattie gengivali.
  • Diagnosi precoce di problemi dentali.
  • Interventi tempestivi e meno invasivi.
  • Mantenimento di una bocca sana e di un sorriso splendente.

Cosa aspettarsi durante una visita di controllo:

  • Checkup completo della bocca: denti, gengive, mucose, lingua.
  • Pulizia professionale dei denti per rimuovere placca e tartaro.
  • Radiografie per valutare lo stato di salute di denti e ossa.
  • Applicazione di fluoro per rafforzare lo smalto dei denti.

Frequenza consigliata delle visite:

  • Generalmente, si consiglia di visitare il dentista ogni sei mesi.
  • In caso di particolari problemi dentali, le visite potrebbero essere più frequenti.

Le visite odontoiatriche regolari sono un investimento nella propria salute e nel proprio benessere. Prendendosi cura dei propri denti e gengive è possibile prevenire numerosi problemi dentali e migliorare la propria qualità di vita.

gengive infiammate

Malattie gengivali: cause, sintomi e trattamento

Le cause delle malattie gengivali:

  • Placca batterica: accumulo di batteri sulla superficie dei denti.
  • Gengivite: infiammazione delle gengive causata dalla placca.
  • Parodontite: forma più grave di malattia gengivale che può portare alla perdita dei denti.

Sintomi delle malattie gengivali:

  • Gengive rosse, gonfie e sanguinanti
  • Alitosi
  • Retrazione gengivale
  • Mobilità dei denti

Trattamento delle malattie gengivali:

  • Igiene orale professionale: rimozione di placca e tartaro da parte del dentista o dell’igienista dentale.
  • Curettage: pulizia profonda delle tasche gengivali.
  • Antibiotici: in caso di infezioni gravi.
  • Interventi chirurgici: in caso di parodontite avanzata.

Prevenzione delle malattie gengivali:

  • Igiene orale quotidiana: lavarsi i denti due volte al giorno con dentifricio al fluoro e utilizzare il filo interdentale.
  • Visite odontoiatriche regolari: checkup e pulizia professionale dei denti ogni sei mesi.
  • Dieta sana: limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
  • Non fumare: il fumo è un fattore di rischio per le malattie gengivali.

Le malattie gengivali sono un problema serio che può portare alla perdita dei denti. È importante prevenire queste malattie con una corretta igiene orale, una dieta sana e visite odontoiatriche regolari. In caso di sintomi di malattia gengivale, è importante consultare il dentista tempestivamente per ricevere un trattamento adeguato.

carie denti

Carie: cause, sintomi e prevenzione

Le cause delle carie:

  • Placca batterica: accumulo di batteri sulla superficie dei denti.
  • Zuccheri: i batteri della placca fermentano gli zuccheri presenti negli alimenti, producendo acidi che danneggiano lo smalto dei denti.
  • Scarsa igiene orale: la mancata rimozione della placca porta alla sua mineralizzazione e formazione di tartaro.

Sintomi delle carie:

  • Sensibilità al freddo e al caldo
  • Dolore al dente
  • Alitosi
  • Macchie scure o gialle sui denti
  • Fori nei denti

Prevenzione delle carie:

  • Igiene orale quotidiana: lavarsi i denti due volte al giorno con dentifricio al fluoro e utilizzare il filo interdentale.
  • Visite odontoiatriche regolari: checkup e pulizia professionale dei denti ogni sei mesi.
  • Dieta sana: limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
  • Sigillanti dentali: protezione dei denti posteriori nei bambini e adolescenti.
  • Fluoro: utilizzo di dentifricio al fluoro, collutorio o gel.

Trattamenti per le carie:

  • Otturazioni: rimozione della parte di dente cariata e sua sostituzione con un materiale biocompatibile.
  • Intarsi: restauri in ceramica o resina realizzati in laboratorio e cementati sul dente.
  • Devitalizzazione: trattamento del nervo in caso di carie profonda.
  • Corone: ricostruzione completa del dente in caso di danni estesi.

Le carie sono un problema comune, ma possono essere prevenute con una corretta igiene orale, una dieta sana e visite odontoiatriche regolari. In caso di carie, è importante intervenire tempestivamente per evitare complicazioni più gravi.

igiene orale

L’importanza dell’igiene orale quotidiana

L’igiene orale quotidiana è fondamentale per mantenere una bocca sana e un sorriso splendente. Una corretta pulizia dei denti e delle gengive aiuta a prevenire la formazione di carie, malattie gengivali e altri problemi dentali.

I benefici di una corretta igiene orale:

  • Prevenzione di carie e malattie gengivali
  • Alito fresco e piacevole
  • Dente e gengive sane
  • Miglioramento dell’autostima
  • Riduzione del rischio di problemi di salute sistemici

Come lavarsi i denti correttamente:

  • Spazzolare i denti due volte al giorno per almeno due minuti, utilizzando uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro.
  • Effettuare movimenti circolari, pulendo tutte le superfici dei denti, sia interne che esterne.
  • Non dimenticare di pulire la lingua per rimuovere i batteri.
  • Usare il filo interdentale almeno una volta al giorno per pulire gli spazi tra i denti.
  • Completare la pulizia con un collutorio al fluoro.

Consigli per una dieta sana per i denti:

  • Limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
  • Preferire cibi ricchi di fibre.
  • Bere molta acqua per mantenere la bocca idratata.
  • Evitare di masticare ghiaccio o cibi duri che possono danneggiare i denti.

L’igiene orale quotidiana è un investimento nella propria salute e nel proprio benessere. Prendendosi cura dei propri denti e gengive è possibile prevenire numerosi problemi dentali e migliorare la propria qualità di vita.

dentista a treviglio

Dentista, come combattere lo stress

Secondo quanto rivela un’analisi effettuata dall’Unione Nazionale delle Industrie Dentali Italiane, perfino gli stimoli che il paziente riceve dall’ambiente professionale del dentista possono incidere sulla riuscita delle cure.

In altri termini, oltre alla bravura e all’efficienza del dentista, a influenzare il buon esito dell’operazione sono anche le sensazioni che il paziente riceve grazie alla vista, all’udito e all’olfatto. Elementi che i professionisti dovrebbero tenere in maggior considerazione al fine di abbassare il livello di stress che colpisce i clienti.

Ad affermarlo è uno degli autori dello studio Ruggero Soffiato, come riportato sulle pagine di sanihelp: “Gli studi effettuati” – afferma il ricercatore – “considerano varie tipologie di stimoli sensoriali presenti nell’ambiente e in qualche misura controllabili dal professionista (per esempio, rumore e musica per la stimolazione uditiva). Nel complesso le ricerche hanno rilevato che le manipolazioni di singoli elementi dell’atmosfera possono generare una varietà di effetti psicologici, fisici e comportamentali negli individui”.

In particolare, per quanto concerne l’impatto della vista, è dimostrato come la qualità percepita delle cure che il paziente riceve all’interno dello studio odontoiatrico sia maggiore in situazioni “dove l’ambiente è bene arredato, bene illuminato, contenente immagini artistiche, con aspetto caldo ed accogliente. Mentre si percepisce una qualità inferiore nel caso contrario, con arredamento obsoleto, stanze male illuminate, senza immagini artistiche o con riproduzioni scadenti”.

Rilevanti anche gli stimoli olfattivi, visto e considerato che il ricorso rievocato dalla sollecitazione odorosa viene accompagnato a uno stato emozionale. Pertanto, l’odore è in grado di suscitare delle emozioni anche in assenza della consapevolezza, creando un ambiente adatto a predisporre il paziente alla partecipazione di interventi anche difficili e dolorosi.

“Il lato uditivo” – conclude la ricerca – “è certamente il più importante, soprattutto dal momento che è dimostrato che certi tipi di musica alleviano lo stress e stimolano positivamente l’attività delle onde cerebrali. La musica si è anche dimostrata in grado di ridurre il livello di stress abbassando la concentrazione dei markers infiammatori e migliorando l’attivazione delle cellule natural killer del sistema immunitario. Ma ciò che conta è che recenti esperimenti hanno dimostrato come l’impatto combinato di suoni e aromi attivi le stesse regioni del cervello attivate dalla vista. Quindi le percezioni dei pazienti, se sono positive, possono essere un importante elemento per un loro maggiore coinvolgimento alla cura.

Dentista a Treviglio

Disturbi del sonno. Grazie al tuo dentista puoi combatterli

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) costituisce una grave problematica per la salute, provocando una desaturazione dell’ossigeno nel sangue in grado di avviare una cascata di eventi che provocano problemi alla salute

La comunità scientifica ha da tempo riconosciuto l’importanza dell’odontoiatra, così come altre figure mediche, che possono intercettare e curare questa sindrome. In particolare si riconosce come l’applicazione da parte dell’odontoiatra di dispositivi intraorali possa intervenire terapeuticamente nelle forme lievi e moderate dell’OSAS.
Si stima che la frequenza di OSAS sia del 4% della popolazione (circa 2 milioni di individui) e che soffrano di semplice russamento circa il 30% degli adulti, percentuale che sale notevolmente con l’aumento dell’età. Questi i fattori di rischio: anomalie scheletriche e dei tessuti molli maxillo-facciali, disturbi endocrini, il fumo, l’obesità, fattori genetici, il consumo di alcol, fattori posizionali. L’elevato impatto socio-sanitario che le OSAS hanno sui cittadini ed in particolare sul rischio di incidenti stradali causati, proprio, da colpi di sonno su soggetti a rischio ha indotto il nostro Paese, su indicazione dell’UE, a emanare una norma che vieta il rinnovo della patente ai soggetti a rischio.

Dentista a Treviglio

Lavarli almeno 2 volte al giorno: 7 consigli per denti in salute

Lavarli almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro, la cui concentrazione varia a seconda dell'età.

Gel e collutori aiutano nella prevenzione, e per i bambini è fondamentale l'esempio che i genitori danno loro nei primi anni di vita. È quanto spiega Roberto Ferro, past-president della Società Italiana di Odontoiatria Infantile (SIOI). Che elenca, in un breve vademecum, le regole per una corretta igiene orale. Perché, spiega, «è sempre utile ricordare un concetto: i denti nascono sani e sta a noi mantenerli tali per il resto della vita».

 

 
1. I denti vanno lavati  due volte al giorno con un dentifricio al fluoro. È la prima regola da rispettare, la più importante, valida a tutte le età, per mantenere la buona salute dei denti e prevenire la carie. I dentifrici vanno scelti con attenzione, sulla base della concentrazione di fluoro, che deve essere diversa e specifica per l’età pediatrica.
2. Nei primi anni di vita è fondamentale la supervisione dei genitori. I bambini non vanno lasciati da soli nella pulizia quotidiana dei denti: fino a quando non hanno acquisito una propria maturità neuro-muscolare hanno bisogno di essere guidati nell’uso dello spazzolino dai propri genitori. Che devono sempre dare il buon esempio.
3. I buoni comportamenti vanno acquisiti subito. Se i bambini nei primi 5-6 anni di vita vengono abituati a una corretta igiene orale porteranno con sé questa buona abitudine nel corso della vita.
4. La frequenza delle visite di controllo dal dentista non è uguale per tutti.
Dipende dalla ‘cariorecettività’ del bambino, ovvero dalla sua predisposizione biologica alla carie. In alcuni casi è sufficiente una visita all’anno, in altri casi più a rischio può essere necessario ripetere anche ogni quattro mesi.
5. Mai sottovalutare la salute dei denti da latte.
Anche se si tratta di denti «usa e getta», è stato dimostrato che la loro buona (o cattiva) salute influisce direttamente su quella dei denti permanenti. Ed è bene ricordare che anche i denti permanenti quando neo-formati hanno bisogno di cure speciali.
6. L’adolescenza è un altro momento saliente per la salute dei denti: il rischio carie può riemergere in questa fase della vita del ragazzo che è portato a ‘dimenticare’ la pulizia quotidiana dei denti. Il consiglio ai genitori è di non abbassare mai la guardia.
7. Gel e collutori al fluoro rappresentano un ulteriore aiuto nella rimozione della placca. Il gel ad alta concentrazione di fluoro, applicato dal dentista in studio oppure usato a casa con l’aiuto dei genitori, così come il collutorio al fluoro usato ogni giorno, soprattutto in presenza di apparecchi ortodontici, è bene entrino nel kit degli strumenti e delle buone abitudini per un'efficace prevenzione della carie.

dentista a treviglio

Denti che si muovono?

Quando bisogna andare dal dentista

Quando non è possibile curare la parodontite con semplici sciacqui di acqua e sale o con degli infusi a base di malva perché l’infezione è troppo avanzata è il caso di sottoporsi all’attenzione di un medico specializzato, come Studio Bergamaschi Gilardoni, dentista a Treviglio.

L’odontoiatra valuta infatti in maniera molto precisa quanto è grave la mobilità dei denti, in base alla Scala di Miller, che si suddivide come segue:

  • Grado 0 – Mobilità considerata naturale
  • Grado 1 – I denti che si muovono leggermente
  • Grado 2 – La dentatura è molto mobile
  • Grado 3 – Considerato il più grave e indice di logoramento del parodonto, i denti sono totalmente mobili

Denti che si muovono: rimedi medicinali

Se i denti si muovono ad un grado 3 della Scala di Miller, significa che la parodontite è già a uno stadio particolarmente avanzato. Altre cause che possono provocare la mobilità dentale sono:

  • Ascesso dentale
  • Bruxismo
  • Malocclusione della mandibola
  • Traumi

In questi casi, i rimedi naturali sono del tutto inefficaci. Quando la mobilità è delimitata a un unico dente per via di un ascesso o di un trauma è possibile intervenire con la devitalizzazione. Se tuttavia l’interno del dente non ha subito traumi, verrà semplicemente agganciato a quelli adiacenti con un filo ortodontico, metodo utilizzato per bloccare i denti che si muovono, ma che sono ancora sani. Nelle situazioni più gravi è indispensabile invece intervenire con un’estrazione e con la conseguente sostituzione del dente con un impianto di natura artificiale. Negli anziani, invece, è possibile eliminare la dentatura problematica e sostituirla con una protesi, oppure ricorrere alla colla per denti che si muovono.

Come evitare che i denti si muovano

Come è stato descritto in precedenza, i denti che si muovono sono causati principalmente dalle infezioni batteriche. Per ridurre la possibilità di avere la parodontite è sufficiente curare la propria igiene orale quotidianamente. Pertanto si consiglia di lavare i denti in profondità tutti i giorni, di evitare l’accumulo di tartaro utilizzando il filo interdentale e di sottoporsi ogni anno a delle visite di controllo dal proprio dentista.

 

Studio Bergamaschi Gilardoni, Dentista a Treviglio

dentista treviglio

Denti del giudizio e infezioni: i sintomi da non sottovalutare

Cosa sono i denti del giudizio?
Vengono chiamati denti del giudizio i quattro molari, due superiori e due inferiori, precisamente i terzi per ordine, che compaiono nell’età compresa tra i sedici e i venticinque anni e da cui deriva il termine giudizio, presente in moltissime lingue. Questi particolari denti hanno la caratteristica di infiammarsi spesso e questo è dovuto alla posizione che hanno all’interno della bocca. Infatti spesso i denti del giudizio non spuntano o spuntano con un asse inclinato rispetto al normale a causa del fatto che non c’è più molto spazio per una normale crescita del dente. Questo problema è di tipo evolutivo, poiché mentre gli antenati dell’homo sapiens avevano mascelle più massicce e lunghe per strappare la carne cruda dalle ossa, con l’avvento della cottura e delle tecniche di lavorazione delle carni, la mascella si è ridotta diminuendo lo spazio per questi molari ormai poco utilizzati.

Cause principali dell’infiammazione del dente del giudizio.
Come detto in precedenza una delle cause più comuni dell’infiammazione dei denti del giudizio è dovuto alla posizione che occupano e al poco spazio. Questo determina che il molare del giudizio non riesca ad uscire o esca non allineato agli altri denti e solo parzialmente causando infiammazione della gengiva e possibile estrazione dello stesso per evitare sintomi cronici di dolore e infiammazione. Un altro problema dei denti del giudizio, sempre legati alla posizione, è quello dell’igiene orale. La posizione problematica e la maniera in cui è cresciuto il dente portano spesso a delle difficoltà nell’utilizzare in quella zona lo spazzolino in maniera corretta provocando una non ottimale pulizia che porta spesso a carie e ad una successiva rimozione del dente del giudizio.

I sintomi di infezione del dente del giudizio.
I sintomi dovuti all’infezione del dente del giudizio sono, in parte, molto comuni e facilmente riconoscibili. Il primo sintomo è sicuramente quello più comune di tutti, il dolore. Si tratta di un dolore acuto che di solito si estende ai denti più prossimi a quello infiammato arrivando a coinvolgere l’intero lato della mandibola dove si trova il dente. Se si trova nell’arcata superiore è possibile che il dolore si estenda anche alla tempia più vicina e allo zigomo.

Un altro sintomo molto comune è il gonfiore, che interessa la gengiva e si può estendere alla guancia. Questo sintomo è accompagnato da un dolore intermittente e alla possibile presenza di pus dovuto all’infezione.

Sintomo comune, molto spesso sottovalutato è l’alitosi. L’infezione di un dente del giudizio infatti, comporta il moltiplicarsi dei batteri nella regione del cavo orale causando cattivo odore e comparsa perciò di alitosi.

Dopo aver analizzato i sintomi più comuni ci possiamo soffermare su quelli dovuti ad un’infezione più profonda che non sempre appaiono ma che ugualmente possono essere ricondotti all’infezione del dente del giudizio.

Parlando di dolore, un sintomo da tenere in considerazione è il dolore diffuso, cioè quello che si è esteso non solo all’arcata dentale, ma ad altre zone della testa. Se l’infezione è profonda infatti, il dolore si può estendere a tutta la testa, all’orecchio, al collo e alle spalle.

A causa del dolore molto forte poi, un altro sintomo che può comparire sono le vertigini. Dolore molto forte e diffuso causa alle volte un coinvolgimento di alcuni nervi o sezioni che controllano l’equilibrio causando questo sintomo.

Se l’infezione è molto forte, questa causa l’ingrossamento dei linfonodi e delle ghiandole del collo, che causano quella caratteristica difficoltà nel deglutire accompagnata da dolore.
Infine, poiché si tratta di un’infezione, una delle risposte del nostro corpo a questa condizione, è la febbre. Quando il corpo combatte l’infezione infatti, la temperatura corporea si alza e possiamo arrivare ad avere temperature che si aggirano intorno ai trentotto gradi.

 

Studio Bergamaschi Gilardoni, Dentista a Treviglio

Come la salute dei denti protegge anche il cuore

In base a diversi studi effettuati da ricercatori di tutto il mondo è sempre più evidente il legame tra salute dei denti e salute del cuore

Le malattie dentali non sono solo un problema per la salute del cavo orale ma possono influire negativamente sul resto dell’organismo; da anni è ormai sempre più chiaro che esiste una correlazione tra le infiammazioni a carico dei denti e la salute del cuore. I principali responsabili di questo legame sono i batteri contenuti nella placca che causano la parodontite, conosciuta più comunemente come piorrea e che rappresentano un fattore di rischio per l’endocardite, ossia l’infiammazione dei tessuti che rivestono le cavità interne del cuore.

Secondo il Dott. Carlo Setta, medico dentista attivo a Roma e Pescara, il nesso tra le infiammazioni dentali causate dai batteri della placca e i rischi per il cuore è tutt’altro che labile e, in questo contesto, un’accurata e approfondita igiene orale deve essere la prima e più importante regola da osservare, soprattutto per chi ha sviluppato patologie dentali gravi come la parodontite. A supporto di questa tesi ci illustra uno degli studi più interessanti sul tema, quello effettuato dall’Università di Örebro in Svezia che porta la firma del Professor Torbjörn Bengtsson.

GLI STUDI SUL LEGAME DENTI-CUORE

In base ai risultati della ricerca svedese è stato confermato ancora una volta che esiste un legame tra salute dei denti e salute del cuore. In particolare la causa che aumenterebbe le probabilità di un problema cardiaco è rappresentata da un batterio, il “Porphyromonas gingivalis”principale responsabile dell’insorgere della parodontite; tale batterio è stato trovato anche nelle placche di pazienti colpiti da attacco cardiaco, seguendo questa relazione i ricercatori hanno ipotizzato la correlazione tra il batterio e la formazione di aterosclerosi coronarica e aortica.

GLI ESPERIMENTI

A supportare le intuizioni del team troviamo i risultati dell’iniezione in laboratorio del batterio P. Gingivalis in cellule aortiche coltivate, che, in condizioni normali, producono bassi livelli di angiopoietina-2; dopo l’innesto del batterio si è documentato un aumento sensibile di tale fattore di crescita vascolare, segno di un aumento dell’infiammazione sistemica, che influisce sul processo di aterosclerosi.

Stando a questi risultati, uniti a quelli di altre ricerche effettuate in tutto il mondo, è evidente di come esista un legame tra salute dentale e salute del cuore. In questa ottica, nei prossimi anni sarà necessario approfondire questo legame per riuscire ad individuare e a collocare la presenza di marcatori biologici utili a eventuali diagnosi e trattamenti sia delle patologie legate al cavo orale che a quelle coronariche.

PREVENIRE LE INFEZIONI

La salute del nostro cuore, quindi, è legata a quella dei nostri denti pertanto la pulizia e le corrette norme di igiene orale devono diventare un’abitudine quotidiana ed essere rispettate il più possibile per prevenire problemi dentali e, di conseguenza, possibili infiammazioni batteriche che si estendono al resto dell’organismo. I consigli da seguire sono semplici e alla portata di tutti: osservare una dieta povera di zuccheri, evitare di fumare in quanto il fumo, riscaldando la bocca, aumenta le possibilità di proliferazione batterica, lavare e spazzolare accuratamente i denti per un tempo non inferiore ai due minuti, utilizzare con cura il filo interdentale per rimuovere residui di cibo che possono insediarsi nelle cavità non raggiunte dallo spazzolino.

I SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE

Nonostante la pulizia e l’accurata igiene orale, il rischio di infiammazioni gengivali e patologie dentali non può essere azzerato, per cui è sempre consigliabile monitorare il proprio stato di salute dentale e rivolgersi a un dentista alla presenza di alcuni sintomi che, se non trattati tempestivamente, possono portare a conseguenze anche gravi. Tra i sintomi a cui prestare maggiore attenzione troviamo il sanguinamento delle gengive, il dolore diffuso e generalizzato dei denti, la presenza di ascessi e neo-formazioni che possono essere causati da infezioni batteriche e che vanno trattati con tempestività da un professionista.

Fonte: www.varesenews.it

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