La parodontite conosciuta anche come piorrea, non è altro che l’infezione del parodonto, ovvero del cemento radicolare, della gengiva, dell’osso alveolare e del legamento parodontale. Tale patologia è progressiva, per tanto, se non viene arrestata, può estendersi anche al tessuto ed ai denti.
Nella maggior parte dei casi, è dovuta all’infiammazione batterica, che si genera a seguito di una scarsa igiene orale o per l’eccessivo accumulo di placca. Vi sono dei fattori di rischio che contribuiscono alla formazione di tale disturbo dentale, come il fumo, ma anche i cambiamenti ormonali femminili, le malattie che minano il sistema immunitario (Aids, leucemie), il diabete, lo stress, alcuni farmaci (antiepilettici), le carenze alimentali, la cattiva igiene orale, la genetica, i restauri dentali e la vecchiaia.
La parodontite è una malattia che non deve essere sottovalutata, in quanto può portare anche a delle conseguenze molto gravi, come la perdita dei denti, per tale ragione è fondamentale saperla riconoscere e capire a chi rivolgersi in caso di necessità.
I sintomi principali della parodontite
La pardontite è causata dall’accumulo di placca batterica, che genera gonfiore, arrossamento e sanguinamento, anche copioso. Solitamente la placca viene rimossa con una corretta igiene dentale. Tuttavia, se non viene eliminata entro 2-3 giorni, si trasforma in tartaro, che è più persistente e deve essere rimosso dai dentisti o dagli igienisti dentali.
Se trascurata, l’infezione in atto porta ad una risposta del sistema immunitario, che corrisponde alla comparsa della gengivite e, successivamente delle tasche parodontali, che possono causare la perdita dei denti. I sintomi della parodontite sono davvero numerosi: alcuni facili da riconoscere, mentre altri più difficili da interpretare.
Tra i più comuni vi è l’infiammazione delle gengive, che appaiono rosse e doloranti, ma anche la recessione gengivale, l’aumento dello spazio tra i denti, il sanguinamento, l’alitosi, il sapore metallico, nonché i denti che si muovono o che saltano via. Esistono diversi tipi di parodontite (cronica, aggressiva, ulcerativa necrotizzante e come sintomo di patologie), l’importante è individuarla per tempo e adottare le misure più indicate per contrastarla.
Perché è importante la prevenzione?
Per curare la parodontite è necessario provvedere all’eliminazione dell’infiammazione gengivale, attraverso la riduzione degli accumuli di tartaro, così da cercare anche di prevenire la formazione delle tasche paradontali, mediante l’impiego di ablatori e strumenti manuali, come ad esempio il curettes.
Ovviamente, nel caso in cui tale patologia sia dovuta alla comparsa di altre malattie, come il diabete è necessario attuare una sinergia tra il dentista ed il medico curante, così da agire positivamente su entrambe le affezioni. In caso di recessioni gengivali, è possibile intervenire con specifici trattamenti chirurgici e non-chirurgici, che permettono la copertura delle radici esposte.
Sicuramente, nel caso della parodontite molto importante è la prevenzione che può essere attuata mediante un’accurata igiene orale domiciliare ad opera del paziente, attraverso l’impiego di spazzolino, scovolino, filo interdentale, dentifricio e collutorio.
Tuttavia, è fondamentale anche effettuare regolari screening di controllo e sedute di igiene professionale, così da mantenere monitorata la situazione all’interno del cavo orale. Risulta, quindi, evidente la necessità di individuare un dentista a Treviglio o nella propria città, in grado di riconoscere i sintomi della parodontite e di contrastarli al meglio.
Studio Bergamaschi Gilardoni, centro dentistico a Treviglio (BG)