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Dentista Treviglio | La tasca parodontale

La tasca parodontale è una delle principali  espressioni cliniche della parodontite e viene diagnosticata attraverso il sondaggio parodontale.

In condizioni normali il solco gengivale (solco tra dente e gengiva) è profondo fino a 3 millimetri.

Si parla di tasche parodontali quando questa misura aumenta e supera i 4-5 mm.

Le tasche parodontali  possono essere localizzate attorno a uno o pochi denti, oppure avere una distribuzione più generalizzata e possono interessare sia gli adulti che i giovani.

Placca Batterica e Tartaro. I batteri , che inducono la formazione della tasca parodontale (chiamati parodontopatogeni) sono presenti nella placca che aderisce al dente nelle sue parti superficiali (la corona) e a seguire più profonde (la radice). Quando i depositi batterici si induriscono, mineralizzandosi, si forma il tartaro. La riduzione della tasca passa attraverso l’eliminazione dei batteri parodontopatogeni  assicurandosi che nel tempo essi non ricolonizzino l’area trattata con successo.

Fumo. L’abitudine al fumo peggiora la gravità delle tasche parodontali.

Segni e sintomi. Ci sono dei sintomi che sono spesso correlati alla presenza di una tasca parodontale: (se viene notata una di queste condizioni è consigliabile rivolgersi al proprio dentista di fiducia o ad un parodontologo)

  • Sanguinamento della gengiva attorno al dente;
  • Pus che fuoriesce dalla gengiva
  • Mobilità del dente in assenza di un trauma particolare;
  • Spostamento di un dente senza che vi sia stato un trauma o apparenti altri motivi;
  • alito cattivo spesso causato dai batteri parodontopatogeni.

 

L’intervento dell’Odontoiatra

Quando si pensa di avere una o più tasche parodontali la cosa migliore da fare è parlarne con il parodontologo che potrà verificarne l’eventuale presenza attraverso il sondaggio parodontale ed approfondire la diagnosi con l’esecuzione di radiografie ed esami strumentali specifici. In base alla diagnosi di parodontite e all’inquadramento complessivo dello stato di salute della bocca il professionista indicherà il corretto percorso terapeutico da eseguire per eliminare i batteri che colonizzano le tasche parodontali.

 

Consigli pratici

  • Verifica che il tuo odontoiatra esegua il sondaggio parodontale quando controlla lo stato di salute del tuo cavo orale, dei tuoi denti e dei tessuti di sostegno del dente
  • Se pensi di avere una tasca parodontale vai da un parodontologo e scopri se hai la parodontite: riceverai la terapia ed i corretti consigli comportamentali per curare la malattia.

Dentista a Treviglio | L’efficacia dello scovolino

È comune associare alla pulizia dei denti l’uso dello spazzolino, meglio se 2 volte al giorno, magari combinato a un buon dentifricio. Ma non tutti sanno che lo spazzolino raggiunge solo il 60% della superficie dei denti e che rimuove solo il 42% della placca.  Se a questo poi si aggiunge la sentenza dell’igienista che ci elenca le problematiche emerse, ecco traballare la convinzione che tempo e modalità adottati finora siano sufficienti per la salute della nostra bocca.

Le superfici del dente sono 5 e per pulirle correttamente è indispensabile usare anche altri strumenti oltre allo spazzolino. Tra i pazienti è diffuso credere che per migliorare l’igiene orale lo strumento da aggiungere allo spazzolino, anche se non quotidianamente utilizzato, sia il filo interdentale. Ma anche in questo caso è la ricerca scientifica a confermare che è lo scovolino interdentale in grado di rimuovere meglio la placca batterica e circa i 19 miliardi di batteri presenti negli spazi interdentali.

Proprio così: il valore aggiunto è dato dall’utilizzo dello scovolino interdentale. Si tratta di un piccolo spazzolino caratterizzato dalla presenza di un’anima attorno alla quale sono presenti delle setole in grado di raggiungere gli spazi tra i denti, adattabili a spazi stretti e larghi. La scarsa igiene o la mancata rimozione della placca può provocare la comparsa delle più comuni patologie della bocca come carie e malattie gengivali.

Lo scovolino risulta essere più efficace rispetto al filo anche perché più semplice da utilizzare. È necessario scegliere correttamente la dimensione dello scovolino secondo gli spazi interdentali che, in alcuni casi, va abbinato all’uso del filo.
Da preferire lo scovolino rivestito interamente da setole per una maggiore pulizia; meglio se ha il collo flessibile e la punta arrotondata così da evitare traumi.

Dedicare qualche minuto in più alla pulizia interdentale (che sia in casa o fuori casa) significa quindi essere un po’ più attenti alla routine di igiene orale quotidiana.  Perfezionare questa tecnica significa preservare denti e gengive, aggiungendo solo qualche minuto in più al giorno. Ma ne vale davvero la pena, soprattutto quando saremo seduti sulla poltrona del dentista.

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