Tipi di dentifricio disponibili:
- Anticarie: contengono fluoro, che aiuta a rafforzare lo smalto dei denti e prevenire le carie.
- Antiplacca: aiutano a rimuovere la placca batterica e prevenire la formazione di tartaro.
- Per denti sensibili: contengono ingredienti che riducono la sensibilità al freddo e al caldo.
- Sbiancanti: aiutano a rimuovere le macchie superficiali dai denti e a ottenere un sorriso più bianco.
- Per bambini: formulati con ingredienti delicati adatti alle loro esigenze.
Ingredienti chiave per una corretta igiene orale:
- Fluoro: aiuta a rafforzare lo smalto dei denti e prevenire le carie.
- Sodio laurilsolfato: agente schiumogeno che aiuta a rimuovere la placca.
- Abrasivi: aiutano a rimuovere le macchie superficiali dai denti.
- Agenti desensibilizzanti: riducono la sensibilità al freddo e al caldo.
Consigli per la scelta del dentifricio adatto:
- Consultare il proprio dentista per avere consigli personalizzati.
- Scegliere un dentifricio adatto alle proprie esigenze specifiche.
- Leggere attentamente l’etichetta per conoscere gli ingredienti contenuti.
- Prestare attenzione al livello di abrasività: un dentifricio troppo abrasivo può danneggiare lo smalto dei denti.
Esistono diversi tipi di dentifricio in commercio, ognuno con caratteristiche specifiche. È importante scegliere il dentifricio adatto alle proprie esigenze per ottenere una corretta igiene orale e mantenere una bocca sana.
Perché le visite odontoiatriche regolari sono importanti:
- Prevenzione di carie e malattie gengivali.
- Diagnosi precoce di problemi dentali.
- Interventi tempestivi e meno invasivi.
- Mantenimento di una bocca sana e di un sorriso splendente.
Cosa aspettarsi durante una visita di controllo:
- Checkup completo della bocca: denti, gengive, mucose, lingua.
- Pulizia professionale dei denti per rimuovere placca e tartaro.
- Radiografie per valutare lo stato di salute di denti e ossa.
- Applicazione di fluoro per rafforzare lo smalto dei denti.
Frequenza consigliata delle visite:
- Generalmente, si consiglia di visitare il dentista ogni sei mesi.
- In caso di particolari problemi dentali, le visite potrebbero essere più frequenti.
Le visite odontoiatriche regolari sono un investimento nella propria salute e nel proprio benessere. Prendendosi cura dei propri denti e gengive è possibile prevenire numerosi problemi dentali e migliorare la propria qualità di vita.
Le cause delle malattie gengivali:
- Placca batterica: accumulo di batteri sulla superficie dei denti.
- Gengivite: infiammazione delle gengive causata dalla placca.
- Parodontite: forma più grave di malattia gengivale che può portare alla perdita dei denti.
Sintomi delle malattie gengivali:
- Gengive rosse, gonfie e sanguinanti
- Alitosi
- Retrazione gengivale
- Mobilità dei denti
Trattamento delle malattie gengivali:
- Igiene orale professionale: rimozione di placca e tartaro da parte del dentista o dell’igienista dentale.
- Curettage: pulizia profonda delle tasche gengivali.
- Antibiotici: in caso di infezioni gravi.
- Interventi chirurgici: in caso di parodontite avanzata.
Prevenzione delle malattie gengivali:
- Igiene orale quotidiana: lavarsi i denti due volte al giorno con dentifricio al fluoro e utilizzare il filo interdentale.
- Visite odontoiatriche regolari: checkup e pulizia professionale dei denti ogni sei mesi.
- Dieta sana: limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
- Non fumare: il fumo è un fattore di rischio per le malattie gengivali.
Le malattie gengivali sono un problema serio che può portare alla perdita dei denti. È importante prevenire queste malattie con una corretta igiene orale, una dieta sana e visite odontoiatriche regolari. In caso di sintomi di malattia gengivale, è importante consultare il dentista tempestivamente per ricevere un trattamento adeguato.
Le cause delle carie:
- Placca batterica: accumulo di batteri sulla superficie dei denti.
- Zuccheri: i batteri della placca fermentano gli zuccheri presenti negli alimenti, producendo acidi che danneggiano lo smalto dei denti.
- Scarsa igiene orale: la mancata rimozione della placca porta alla sua mineralizzazione e formazione di tartaro.
Sintomi delle carie:
- Sensibilità al freddo e al caldo
- Dolore al dente
- Alitosi
- Macchie scure o gialle sui denti
- Fori nei denti
Prevenzione delle carie:
- Igiene orale quotidiana: lavarsi i denti due volte al giorno con dentifricio al fluoro e utilizzare il filo interdentale.
- Visite odontoiatriche regolari: checkup e pulizia professionale dei denti ogni sei mesi.
- Dieta sana: limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
- Sigillanti dentali: protezione dei denti posteriori nei bambini e adolescenti.
- Fluoro: utilizzo di dentifricio al fluoro, collutorio o gel.
Trattamenti per le carie:
- Otturazioni: rimozione della parte di dente cariata e sua sostituzione con un materiale biocompatibile.
- Intarsi: restauri in ceramica o resina realizzati in laboratorio e cementati sul dente.
- Devitalizzazione: trattamento del nervo in caso di carie profonda.
- Corone: ricostruzione completa del dente in caso di danni estesi.
Le carie sono un problema comune, ma possono essere prevenute con una corretta igiene orale, una dieta sana e visite odontoiatriche regolari. In caso di carie, è importante intervenire tempestivamente per evitare complicazioni più gravi.
L’igiene orale quotidiana è fondamentale per mantenere una bocca sana e un sorriso splendente. Una corretta pulizia dei denti e delle gengive aiuta a prevenire la formazione di carie, malattie gengivali e altri problemi dentali.
I benefici di una corretta igiene orale:
- Prevenzione di carie e malattie gengivali
- Alito fresco e piacevole
- Dente e gengive sane
- Miglioramento dell’autostima
- Riduzione del rischio di problemi di salute sistemici
Come lavarsi i denti correttamente:
- Spazzolare i denti due volte al giorno per almeno due minuti, utilizzando uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro.
- Effettuare movimenti circolari, pulendo tutte le superfici dei denti, sia interne che esterne.
- Non dimenticare di pulire la lingua per rimuovere i batteri.
- Usare il filo interdentale almeno una volta al giorno per pulire gli spazi tra i denti.
- Completare la pulizia con un collutorio al fluoro.
Consigli per una dieta sana per i denti:
- Limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
- Preferire cibi ricchi di fibre.
- Bere molta acqua per mantenere la bocca idratata.
- Evitare di masticare ghiaccio o cibi duri che possono danneggiare i denti.
L’igiene orale quotidiana è un investimento nella propria salute e nel proprio benessere. Prendendosi cura dei propri denti e gengive è possibile prevenire numerosi problemi dentali e migliorare la propria qualità di vita.
Secondo quanto rivela un’analisi effettuata dall’Unione Nazionale delle Industrie Dentali Italiane, perfino gli stimoli che il paziente riceve dall’ambiente professionale del dentista possono incidere sulla riuscita delle cure.
In altri termini, oltre alla bravura e all’efficienza del dentista, a influenzare il buon esito dell’operazione sono anche le sensazioni che il paziente riceve grazie alla vista, all’udito e all’olfatto. Elementi che i professionisti dovrebbero tenere in maggior considerazione al fine di abbassare il livello di stress che colpisce i clienti.
Ad affermarlo è uno degli autori dello studio Ruggero Soffiato, come riportato sulle pagine di sanihelp: “Gli studi effettuati” – afferma il ricercatore – “considerano varie tipologie di stimoli sensoriali presenti nell’ambiente e in qualche misura controllabili dal professionista (per esempio, rumore e musica per la stimolazione uditiva). Nel complesso le ricerche hanno rilevato che le manipolazioni di singoli elementi dell’atmosfera possono generare una varietà di effetti psicologici, fisici e comportamentali negli individui”.
In particolare, per quanto concerne l’impatto della vista, è dimostrato come la qualità percepita delle cure che il paziente riceve all’interno dello studio odontoiatrico sia maggiore in situazioni “dove l’ambiente è bene arredato, bene illuminato, contenente immagini artistiche, con aspetto caldo ed accogliente. Mentre si percepisce una qualità inferiore nel caso contrario, con arredamento obsoleto, stanze male illuminate, senza immagini artistiche o con riproduzioni scadenti”.
Rilevanti anche gli stimoli olfattivi, visto e considerato che il ricorso rievocato dalla sollecitazione odorosa viene accompagnato a uno stato emozionale. Pertanto, l’odore è in grado di suscitare delle emozioni anche in assenza della consapevolezza, creando un ambiente adatto a predisporre il paziente alla partecipazione di interventi anche difficili e dolorosi.
“Il lato uditivo” – conclude la ricerca – “è certamente il più importante, soprattutto dal momento che è dimostrato che certi tipi di musica alleviano lo stress e stimolano positivamente l’attività delle onde cerebrali. La musica si è anche dimostrata in grado di ridurre il livello di stress abbassando la concentrazione dei markers infiammatori e migliorando l’attivazione delle cellule natural killer del sistema immunitario. Ma ciò che conta è che recenti esperimenti hanno dimostrato come l’impatto combinato di suoni e aromi attivi le stesse regioni del cervello attivate dalla vista. Quindi le percezioni dei pazienti, se sono positive, possono essere un importante elemento per un loro maggiore coinvolgimento alla cura.
Gengive arrossate, dolenti, anche sanguinanti: sono i sintomi della parodontite, infiammazione che riguarda 20 milioni di over 35 e che, trascurata, danneggia salute e integrità della bocca.
Per difendersi da questa patologia sottovalutata (solo un italiano su tre la conosce), la Società di parodontologia ha divulgato le linee guida “salva-denti”. Che mettono, al primo posto, una buona igiene orale, necessaria per eliminare la placca batterica: vale per tutti, ma ancor di più per chi ha già i primi segnali della malattia.
«In questi casi, meglio lavarsi i denti almeno due volte al giorno per quattro o cinque minuti anziché per i due canonici; sì allo spazzolino elettrico, più efficace del manuale, e ai collutori antiplacca consigliati dal dentista; sì a uno scovolino adatto ai propri spazi interdentali, al posto del filo» raccomanda Maurizio Tonetti, presidente Sidp. «Indispensabili poi lapulizia dei denti dallo specialista due volte l’anno, associata a un controllo e a un test che valuta in pochi minuti, grazie a una sonda speciale, lo stato delle gengive».
Ogni anno spendiamo un miliardo di euro per le conseguenze della parodontite. «Seguendo le nostre linee, il 90 per cento si potrebbe risparmiare».
Sorrisi imperfetti addio. La promessa per denti nuovi di zecca arriva dalla genetica. Un gruppo di ricercatori ha infatti scoperto il “gene del sorriso“, responsabile della crescita dello smalto, lo strato bianco e resistente che ricopre i denti. Quando è danneggiato o definitivamente perso lasciando posto alla più sensibile dentina, l`organismo infatti non riesce a ricrearlo. Manipolando staminali e genetica sarà possibile, quindi, in futuro utilizzare il gene per otturazioni e protesi forti come i denti naturali.
Un gene multiforme – Il “fattore sorriso” è per ora una dimostrazione di laboratorio, anche se la ricerca pubblicata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) da Chrissa Kioussi, della Oregon State University getta le basi per l`applicazione sull`uomo.Tutto dipende da un fattore di trascrizione, il Ctip2, coinvolto in molti processi, dalle risposte immunitarie allo sviluppo della pelle e dei nervi. Isolato sui topolini e rimesso in azione è riuscito a ridare “smalto” anche agli strati esterni della dentizione. “Non è insolito per un gene essere legato a più funzioni – ha spiegato Kioussi – ma per ora non sapevamo cose guidasse la produzione dello smalto”.
Per le cure odontoiatriche – Sulle tracce del gene Ctip2, i ricercatori hanno compreso come agisse per stimolare gli ameloblasti, le cellule “granitiche” che producono lo smalto. Per la prima volta il meccanismo è stato decodificato e combinato con l`uso di staminali potrebbe passare dalla sperimentazione dei laboratori biomedici ai laboratori dentistici. Lesioni e graffi sui denti, inestetiche ma anche causa di sensibilità al caldo e al freddo, potrebbero essere superate con iniezioni di staminali. Anche le otturazioni potrebbero essere più resistenti. Niente più materiali sintetici e al bando anche la chimica. Al posto di impasti destinati comunque ad assottigliarsi, il gene metterebbe in moto una sorta di autoriparazione del dente.
Quando trova un dentino sotto il cuscino, la “fata dei denti” non è sempre contenta. Insieme alla monetina che il piccolo si aspettava, questa volta ha lasciato una letterina. Henry Warner, un inglese che lavora nel mondo dell’educazione, voleva far capire al figlio quanto fosse importante lavarsi i denti e ha scelto un metodo piuttosto originale.
La “fatina” scrive infatti nella letterina di aver analizzato il dente che il bambino le aveva mandato e di non essere affatto contenta: “Abbiamo trovato tracce di aranciata, di cereali e di cioccolata”, scrive la fatina. C’è stato bisogno di esami straordinari, per questo la fatina è stata costretta a ritardare il pagamento. La prossima volta però, al bimbo potrebbe andare peggio: “Per questa volta accettiamo il tuo dente ma vogliamo che ci assicuri che la prossima volta troveremo i tuoi denti in condizioni migliori”.
Se i genitori non erano riusciti a convincerlo in altri modi, adesso il bambino potrebbe cambiare idea. Pur di non scontentare la fatina, sicuramente accetterà il suo consiglio.